
La strada della Benna
Il laghetto
Il dissabbiatore della Maddalena.
Dalla
risaliamo
la statale
verso
Mazzè
voltando a destra
alla prima curva
per una stradina
corrente
a mezza costa.
Costeggiando
un muro diroccato
arriviamo al
ove è collocato
il pozzo
che
aspira
l'acqua
dal sottosuolo
pompandola
succesivamente
al
bacino principale di raccolta
della
Bicocca
da dove viene poi
distribuita
l'acqua potabile
alla popolazione di
Mazzè
Dopo aver
svoltato a sinistra
imbocchiamo un tratto diritto
posto su un leggero rilevato.
Siamo arrivati
alla
l’antica via romana
di comunicazione
conducente a
attivo sino al
XIII sec.
Finita la recinzione demaniale
il colpo d’occhio
che si presenta
al visitatore
è
bellissimo
lo
formato dalla
Dora
è
imponente
il fiume
scorre
in
un vallone
assolutamente privo
di presenza umana,
famigliole di anatre
nuotano
placidamente
nell’acqua
e nel cielo
si possono vedere
falchi
e
poiane
in cerca di preda.
Il silenzio è pacifico
pare di essere immersi
in un mondo da sogno.
La strada della Benna
può essere percorsa
verso nord
per circa
2 Km.
sempre
immersi nello stesso ambiente,
soltanto nell’ultimo tratto
si possono notare
coltivazioni
e presenze umane.
In questa passeggiata
l’aspetto naturalistico
ha senz’altro la preminenza.
Poche,
ma curiose,
le note di carattere
storico-culturale.
Nel primo tratto
si noteranno senz’altro
i due portoni d’accesso
al parco del Castello
dei quali il secondo
è
probabilmente
l’antica
cosi descritta dal
Serra
" A Mazzè
la strada que vadit ab
Yporegia
versus
Romanum
et
Strambinum
usque in
metteva capo
al
ossia al
Pontem
de
Mazario
qui est
contructus
super fluvium
Duire
munito a quei tempi
di porta
di un
murus
che
da
volgeva
sulla sponda destra
della
Dora
in direzione di
Ivrea
versus civitatem ".
All’interno si intravedono i
della
fondata
nel
1209
nei pressi del ponte
di
Mazzè.
In questo luogo,
contro l’argine della
Dora
è stata rinvenuta
della quale
si parla diffusamente
in un altro itinerario,
a riprova che un
luogo sacro
rimane tale
anche se muta
la
religione.
L’ultima
annotazione
storica è sul
posto sul
sull’altra
sponda del fiume.
Costruito probabilmente
su consiglio
di
Leonardo da Vinci
chiamato dalla
Duchessa di Savoia
a risolvere il problema
dell’insabbiamento
del
canale.
Una sorta di progetto
è reperibile nel
Codice Atlantico
dove
Leonardo
chiarisce
di aver ideato
l’opera
per regolare le acque
favorendo il defluire
delle inferiori
più limacciose
nella
Dora.
Arrivati alla località
Laghetto
una sorta di
piana paludosa,
ha termine
il tratto agibile della
strada della
Benna.
Nel ripercorrerla a ritroso
sicuramente
noterete qualche particolare che nell’andata
vi è sfuggito.
Gli amanti dei
misteri e
dell’occulto
saranno lieti
di sapere che il
Laghetto
gode da sempre
di un
aura tragica
in quanto
la tradizione
racconta
che questo
è il punto
nel quale
la regina Ypa
ordinò
di tagliare
la collina
per far defluire
le acque
della
Dora
verso sud
provocando
intenzionalmente
una grande catastrofe
nella quale
perirono
tutti gli operai
ed il suo stesso amante
del quale voleva disfarsi.
E’ possibile
dalla
strada della Benna
risalire verso la regione
La drè
oppure
verso il
tumulo della
Bicocca
a tal proposito
consigliamo di scegliere
l'itinerario
