Passeggiata
lungo
la strada della Benna
con risalita per il
sentiero della Rocca
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Iniziamo
il nostro itinerario
partendo da
piazza della Repubblica
dove ha sede il
Percorriamo
Via Italia
e
Via Dora
quindi giunti in prossimità della
Cappella Nera
(Bivio per Casale e Rondissone)
proseguiamo in discesa per
Villareggia.
Giunti alla prima curva a destra
(Gir dal Giaira)
risaliamo a sinistra
per il sentiero
che ci porta alla
Nei pressi
scorgiamo anche la
del bacino che raccoglie l’acqua pompata fin quassu dalla
Scendiamo a destra
lungo un sentiero
limitato alla nostra sinistra
da un
muro
fatiscente, ricoperto di edera.
Lasciato un
fiancheggiamo ancora
e giungiamo su di un sentiero più largo che ci condurrà nelle vicinanze della
stazione di pompaggio dell’impianto idrico di Mazzè.
Svoltiamo a sinistra
e per un lungo tratto pianeggiante
seguiamo ancora il muro
che mostra ampie brecce.
Giungiamo così al
che da accesso al parco del castello.
Quattro passi ci separano dalla
che raggiungiamo
in un baleno.
La porta
permetteva di controllare
l’accesso dei viandanti
intenzionati
ad attraversare la Dora.
Il ponte
sorgeva sicuramente poco più avanti.
Fino ad ora
comunque
con grande rammarico
non se ne sono ancora trovato le tracce.
Dall’altra parte della strada
detta
della Benna
sorge una darsena
comunemente conosciuta sotto il nome di
Un
attraversano la strada e collegano la darsena al
parco del castello.
Quattro passi più avanti
all’interno del parco del castello
scorgiamo una casetta abbandonata.
E’ la cosiddetta
Nelle vicinanze della casetta,
scorgiamo i
ruderi
della chiesa di Santa Maria Maddalena.
Un calanco risale la rocca
ma noi lo abbandoniamo
perché dopo un breve tratto risulta impraticabile.
Segnaliamo ancora
nelle vicinanze
i ruderi di un’antico ospizio
che offriva ospitalità ai viandanti
che si accingevano
ad attraversare il
ponte sulla Dora.
Proprio in questo punto
ovvero in prossimità della casa delle pompe
di fronte al muro di cinta che risale il parco del castello
immersa nelle gelide acque della Dora
appoggiata verticalmente
sull' ampia ansa del fiume
è stata rinvenuta, nel
1988
la
ora custodita in Piazza della Repubblica.
Proseguiamo nuovamente per
la strada della Benna
osserviamo il
che ci offre
il bacino della centrale idroelettrica
e giunti ad un secondo calanco
indubbiamente più praticabile
lasciamo
la strada della Benna
e percorriamo
il sentiero della Rocca
addentrandoci nella
Roca Plà.
Il tratto di strada
che ci accingiamo a percorrere alla nostra sinistra
è molto ripido.
Per chi è a corto di fiato
si consiglia di affrontare la salita con passo corto
e lentamente cadenzato.
Salendo
diamo un veloce sguardo alla
Dora.
Pian piano si allontana dai nostri occhi
e giunti in cima
ci troviamo di fronte ad un bivio.
Svoltiamo a sinistra,
e percorriamo ora un lungo tratto pianeggiante.
Appena superato il bivio,
troviamo un
piccolo
mentre alla nostra sinistra,
da tempo giace rovesciato,
un raccoglitore d’acqua in cemento,
(trö).
Procediamo ancora su di un tratto pianeggiante,
fino a raggiungere un altro bivio.
Svoltiamo ancora a sinistra
e ci troviamo ora,
a percorrere il
sentiero della Rocca.
Sotto di noi, inizia a delinearsi più completamente,
lo scorrere del fiume che qui, disegna
Posando lo sguardo sulle pareti della rupe,
con un po’ di fortuna possiamo scorgere
dei frammenti di conchiglie fossili,
mentre proseguendo il nostro cammino,
giungiamo al
dedicato ai nostri due giovani compaesani,
caduti nel corso dell' ultima guerra
di resistenza.
L’ultimo tratto
è ancora difficile,
ma già intravediamo
le sagome dei due castelli e il profilo della torre del diavolo
che si stagliano
in lontananza.
Un piccolo sforzo
e risalendo per un tratto di stretto sentiero,
soffocato da due muri laterali,
giungiamo in prossimità della
sotto le mura del castello.
Percorriamo a sinistra,
la strada che cinge il castello
e giungiamo sulla
Scendiamo per
Via Perino
e giungiamo nuovamente in
luogo della nostra
partenza.
Tempo medio impiegato :
2 ore.