ma molto amata dal popolo.
Non disponendo di alcun edificio pubblico,
insegnò a casa sua,
in una stanza attrezzata alla bisogna.
Rosa Detragiache
nacque a
Perosa Canavese
il 21 marzo 1852.
A diciotto anni
sposò Francesco Monti (1849-1930),
detto "Ciac Cit",
un giovane contadino di
Casale di Mazzè,
località dove si trasferì.
Francesco e Rosa
ebbero nove figli naturali
di cui tre morti infanti,
uno in guerra;
dei cinque figli rimanenti,
quattro emigrarono in Argentina:
Teresa Domenica (Ginot),
nata nel 1869,
che sposò Carlo Formia, classe 1863 di Tonengo, ed emigrarono in Argentina;
Maria Domenica (Minchin),
nata nel 1871,
emigrò in Argentina dove sposò, il 7 luglio 1894 a Santa Fé, Bruno Carlo (Carlu dla Brugna) classe 1870 di Mazzè;
Maria Maddalena (Madlègna),
nata nel 1873, moglie di Formia Anacleto
Francesco (1864) (at Tulusa),
genitori del Caduto della 1a Guerra Mondiale
Fiorenzo Formia, “Fiurensu at Tulusa”.
Maria Maddalena
fu la sola dei figli naturali di Francesco e Rosa a vivere a Tonengo;
Fiorenzo Giovanni (Fiurensu),
classe 1875, che sposò Formia Elena di Grato
(Lèna ad Grà), nata nel 1883,
e si trasferirono in Argentina;
Adele Rosa, nata nel 1877, morì l’anno successivo, nel 1878;
Adelaide Clara (Delina),
nata nel 1879,
sposò nel 1899 Bruno Fedele,
classe 1877,
di Casale
ed emigrarono in Argentina;
Angela Caterina, nata nel 1883,
morì
poche ore dopo la nascita;
Leonilla Rosa, nata nel 1890,
sopravvisse
meno di tre mesi;
Giovanni (Giuvanin), classe 1893,
Caduto sul Carso nel 1916,
durante la Grande Guerra.
Nel corso del conflitto, quindi, Rosa e Francesco persero un figlio ed un nipote.
Accanto ai loro figli naturali,
la coppia adottò anche due fanciulli
dell’Opera di Maternità di Torino:
Innocenzo Ciro che sposò Celestina Mondino
e risiedette a Casale nell’abitazione
presso cui
Rosa istituì la sua scuola popolare.
Maria Zanetta che si trasferì, ormai adulta, a Torino.
La figura predominante della famiglia
fu quella della madre,
Rosa Detragiache,
che fondò nel 1894
tra mille difficoltà ed aspre lotte,
la scuola elementare di Casale,
in un tempo in cui era alto l'indice dell'analfabetismo,
soprattutto tra i ceti più umili.
Per le sue idee,
ritenute "pericolosamente"
socialiste
nel contesto
prettamente monarchico
dell'epoca,
venne osteggiata soprattutto
dai ceti abbienti,
legati alla casa sabauda,
ma fu, per contro,
molto amata dal popolo.
Inizialmente,
istituita la scuola
ma
non disponendo di alcun edificio pubblico,
insegnò a casa sua,
in una stanza attrezzata alla bisogna.
Le prime scolaresche
furono
molto eterogenee
a causa dell’alto numero di analfabeti del tempo:
compresero anche persone adulte,
desiderose di imparare a leggere e scrivere.
La scuola arrivò a contare oltre sessanta scolari.
Morì
a 69 anni
a Casale,
l'8 aprile del 1921.

1896
Gli scolari di Casale con la Maestra Rosa Detragiache

1918
La scolaresca della maestra Rosa Detragiache
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